ALLA SCOPERTA DELLA NOIA

IDENTIKIT DELLA NOIA

Tolstoj, in Anna Karenina, definisce la noia come un ‘desiderio di desideri’: la persona annoiata non vuole rimanere ferma, ambisce ad agire o a cambiare qualcosa, ma non riesce a soddisfare questo desiderio e non per pigrizia o mancanza di volontà. L’esperienza della noia è tendenzialmente sgradita, spesso accompagnata da frustrazione, irritazione, tristezza, ansia o veri e propri stati di depressione. Può essere momentanea oppure più duratura e ci sono individui che si annoiano più facilmente o intensamente di altri. Le ricerche attuali indicano che la tendenza alla noia è maggiore negli uomini, nei giovani e nelle persone più instabili emotivamente.

Nella noia ha un ruolo la parte centrale del cosiddetto Default Mode Network, insieme di aree cerebrali che si attivano quando non siamo concentrati su un compito specifico e vagabondiamo con la mente, anche ripensando al passato o fantasticando sul futuro. Tracciamo un identikit della noia secondo gli studi più recenti:

1.   Percezione della MONOTONIA di un compito o di una situazione

2.   Incapacità di DARE SIGNIFICATO e VALORE all’azione

3.   Riduzione della capacità di prestare ATTENZIONE

4.   Riduzione dell’INTEROCEZIONE (= minore percezione delle sensazioni interne al proprio corpo)

5.   Alterata percezione del TEMPO, che risulta più lento o addirittura fermo

6.   IRREQUIETEZZA o all’opposto APATIA

7.   Ridotte capacità di REGOLAZIONE di EMOZIONI e COMPORTAMENTI

8.   Ridotte capacità di AUTOCONTROLLO, cioè minor capacità di orientare pensieri, emozioni e comportamenti per perseguire i propri obiettivi. Proprio quest’ ultimo aspetto spiega perché la persona annoiata ha difficoltà a mettersi in moto con uno scopo.

FUNZIONE E BUON USO DELLA NOIA

La noia è un’emozione e le emozioni sono schemi utili a fornire una rapida lettura della realtà (ad esempio, la rabbia ci segnala ostacoli tra noi e quanto vogliamo ottenere). Pur essendo spiacevole la noia assume una funzione di SEGNALAZIONE, indicandoci che è il momento di attuare un cambiamento rispetto a quello che stiamo facendo o vivendo. Moltissime persone per scacciare la spiacevolezza della noia abusano di cibo, web, social media, serie tv, sostanze, che, essendo attività di cui sono RICETTORI PASSIVI, non spengono la noia, anzi la moltiplicano, creando un circolo vizioso. Al contrario, concedersi di ascoltare la noia, di restare con essa, e di riflettere, permetterebbe di inquadrare diversamente cose, persone, azioni e situazioni, trovando NUOVI SIGNIFICATI; scoprire che siamo in grado di AGIRE nel mondo con uno SCOPO e di ESSERE PARTECIPI in ciò che facciamo, provando una maggiore e profonda soddisfazione.

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Preso spunto dall'articolo della giornalista Viola Rita apparso su Mind - Febbraio 2024 -pag 38-43